1989 - 2002: sono solo 13 anni, ma sono anni importantissimi per tutti i bambini del mondo. Si è parlato d'infanzia, dei problemi dei bambini, dei loro diritti calpestati. Si sono fatti numeri di morti per fame, percentuali di sopravvivenza alle malattie grazie alle vaccinazioni, si è parlato di diritto all'istruzione, ma anche della piaga degli abusi sessuali, dei disastri delle guerre. Tanti progressi, anche tante promesse mancate: ma finalmente c'è stata la volontà politica e sociale di porre le basi per la tutela e la protezione dell'infanzia, soprattutto quella che sta soffrendo a causa della fame, della siccità, della guerra, degli abusi sessuali, dello sfruttamento del lavoro minorile e dei pesanti condizionamenti psicologici e sociali.

E allora elenchiamo le date fondamentali di questo cammino:

20 novembre 1989: viene approvata a New York dall'ONU la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia, "la grande legge internazionale che stabilisce e protegge i diritti dei bambini e degli adolescenti del mondo". Lo scopo della promulgazione della Convenzione era quello di vincolare gli Stati ad un impegno attivo a favore dell'infanzia. Inoltre mirava a raccogliere in un unico corpo le varie disposizioni sui diritti dell'infanzia apparse di numerosi documenti di diritto internazionale e di uniformarle per evitare divergenze tra questi. L'approvazione avveniva esattamente a 30 anni dalla Dichiarazione dei diritti del fanciullo del 1959, e a dieci dall'Anno Internazionale del bambino (1979) per non parlare della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo proclamata due secoli prima (1789). La Convenzione è certamente il più importante tra gli strumenti per la tutela dei diritti dei bambini.

Da ciò sono scaturiti:

I dieci diritti fondamentali dell'infanzia (1989)

  • Il diritto all'eguaglianza e alla protezione dalla discriminazione, senza distinzione di razza, religione, nascita e sesso.
  • Il diritto ad un nome e a una cittadinanza
  • Il diritto alla salute
  • Il diritto all'istruzione e alla formazione
  • Il diritto al tempo libero, al gioco e allo svago
  • Il diritto all'informazione, alla partecipazione, ad essere ascoltati e a riunirsi
  • Il diritto ad una sfera privata e a crescere in uno spirito di uguaglianza e di pace
  • Il diritto ad aiuti immediati in caso di catastrofe e in situazione d'emergenza, come pure alla protezione contro la violenza
  • Il diritto a una comunità familiare, alle cure parentali e a una casa sicura
  • Il diritto all'assistenza in caso di menomazione

1990 il 26 gennaio la Convenzione viene sottoposta alla firma dei paesi che l'hanno sottoscritta; il 2 settembre la Convenzione entra a far parte della legislazione internazionale; il 30 settembre l'UNICEF organizza il I° Vertice Mondiale sull'infanzia in cui i Capi di Stato e di Governo di 71 paesi fanno promesse solenni ai bambini del mondo. Firmano una "Dichiarazione mondiale per la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell'infanzia" e adottano un Piano d'Azione per raggiungere precisi obiettivi: più cibo e acqua potabile, più medicine e assistenza medica per donne e bambini, lotta alle malattie infettive attraverso le vaccinazioni, più scuole, più aiuti ai bambini soli ed in difficoltà. Il bilancio di questo piano d'azione sarebbe dovuto avvenire a dieci anni di distanza, nel 2000. 

1990 - 2000: in questo decennio molte cose sono state fatte per migliorare le condizioni di vita dei bambini: sono andati più bambini a scuola, sono stati vaccinati in 125 paesi 80% di bambini contro le sei più comuni malattie dell'infanzia (morbillo, tetano, difterite, pertosse poliomielite tubercolosi), sono stati alimentati in modo più adeguato con l'introduzione di vitamina A e sale iodato. I bambini hanno ricevuto più ascolto pubblico ed in alcune nazioni hanno potuto dare vita a propri parlamenti e movimenti per la pace. Molti paesi hanno emanato ed applicato leggi che rispecchiano la convenzione sui diritti dell'infanzia. Ma purtroppo ancora milioni e milioni di bambini e adolescenti stanno soffrendo per la fame e la sete, la povertà, le guerre, lo sfruttamento del lavoro minorile, la violenza e gli abusi sessuali e l'AIDS.

8-10 maggio 2002: si svolge a New York il II° Vertice sull'infanzia, una Sessione speciale ONU sull'infanzia che deve esaminare da un lato gli interventi mancati e le promesse non mantenute, dall'altro i resoconti dei vari stati firmatari e i progressi globali compiuti dal 1990 ad oggi, per stabilire i nuovi obiettivi per il prossimo decennio. La novità più interessante è la presenza massiccia di adolescenti da tutto il mondo che potranno intervenire portando le loro esperienze e presentando richieste o proposte. 
Molto faticosamente è stato raggiunto un accordo unanime sul piano d'azione a favore dell'infanzia, che ha portato alla approvazione del documento finale "Un mondo a misura di bambino" che fissa 21 nuovi obiettivi per il prossimo decennio 2000 - 2010.

Nel testo si individuano quattro grandi aere prioritarie di intervento: 

  • Promuovere migliori condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza nei paesi poveri (progetta la riduzione della mortalità infantile di un terzo entro il 2010 e di due terzi nel 2015. Nel 2000 sono morti di malattie facilmente curabili 11 milioni di bambini sotto i 5 anni). Inoltre vi è l'impegno a sostenere campagne di vaccinazione contro le malattie infettive.
  • Espandere e garantire un'istruzione di qualità (L'istruzione di base manca a quasi 120 milioni di bambini)
  • Proteggere i minori dagli abusi, dallo sfruttamento e dalla violenza. Particolare attenzione viene data alla "piaga" del lavoro minorile che riguarda il 20% dei bambini tra i 5 e i 9 anni e il 40% tra I 10 e I 14 ) e alla lotta contro la pornografia, la prostituzione minorile e la pedofilia.
  • Combattere la diffusione dell'HIV/AIDS (I bambini infettati all'anno sono quasi 6000).

Anche l'opinione pubblica, come semplici cittadini, grandi e piccoli, genitori ed insegnanti, politici e professionisti, associazioni e organizzazioni non governative, si sta mobilitando in un grande movimento mondiale nella consapevolezza che non basta più demandare agli Stati o agli Organi di competenza l'applicazione dei diritti umani, ma occorre agire, ognuno facendo la propria parte, sensibilizzando e coinvolgendo la comunità internazionale, nella difesa dei diritti dei minori e nel miglioramento duraturo della vita dei bambini: è stato creato il "Movimento Mondiale per l'Infanzia".

Informiamoci presso l'UNICEF Italia per saperne di più nell'interesse dei nostri bambini.

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